Il modello Lean Value Based: l’esperienza di Fondazione Poliambulanza nella revisione del percorso di cura del paziente con tumore al pancreas
Introduzione
La Fondazione Poliambulanza è un Istituto Ospedaliero privato no profit che svolge la propria attività nell’ambito del Servizio Sanitario della Regione Lombardia, nel territorio dell’ATS di Brescia.Centro multispecialistico per acuti accreditato al Servizio Sanitario Nazionale, dotato di 650 posti letto accreditati, la Fondazione Poliambulanza eroga prestazioni sanitarie all’avanguardia nella cura dei tumori, nel trattamento delle patologie cardiovascolari, nell’area ortopedica e traumatologica e nel percorso nascita.
Come certificato dalla Joint Commission International, Poliambulanza ha raggiunto standard d’eccellenza in ambito clinico, organizzativo, tecnologico e formativo. Da oltre un secolo, l’obiettivo dell’ospedale è quello di garantire le migliori cure cliniche consentite dal progresso medico, in un contesto sempre più moderno, smart e vicino al paziente.
L’incremento delle attività e la necessità di adeguare rapidamente l’organizzazione ad un sistema sanitario in continuo cambiamento hanno generato nel tempo la necessità di identificare un nuovo approccio alla gestione e al miglioramento dei percorsi clinici, assistenziali ed organizzativi, sempre più complessi e multidisciplinari.
L’identificazione di «standard» nella gestione dei principali processi organizzativi dell’ospedale doveva passare attraverso il coinvolgimento attivo del personale implicato in tali processi e consentire di effettuare rapidi nonché continui miglioramenti.
La risposta a queste esigenze è stata individuata nell’applicazione della metodologia Lean che prevede di analizzare i processi in modo trasversale e multidisciplinare superando le barriere imposte da un approccio «funzionale», tipico di una tradizionale organizzazione ospedaliera, che impedisce inevitabilmente di avere una visione complessiva di tutte le attività impattanti sul processo che si vuole migliorare. Uno dei punti di forza della metodologia Lean risiede infatti nell’ampio coinvolgimento di tutte le figure professionali di vario ordine e grado che operano direttamente «sul campo».
A partire dal 2015 sono stati attivati in Poliambulanza progetti Lean in vari ambiti che spaziano dall’ottimizzazione di alcune attività amministrative, all’ottimizzazione di alcuni percorsi clinici, alla completa revisione dei principali processi core dell’ospedale, come il percorso del paziente chirurgico. Ogni progetto ha visto il coinvolgimento di team multidisciplinari che sono stati precedentemente formati, con lo scopo di partecipare alle settimane Kaizen con una adeguata conoscenza della metodologia Lean.
Il pragmatismo del metodo Lean, basato su dati misurabili e piccoli miglioramenti continui, la rapidità di analisi e messa a punto degli interventi e la versatilità, ovvero la possibilità di replicare le esperienze in vari ambiti simili, sono stati gli elementi trainanti che hanno portato alla diffusione della metodologia in varie aree dell’ospedale e al coinvolgimento di centinaia di collaboratori. Col passare del tempo il metodo Lean si è consolidato alimentato dai risultati di volta in volta raggiunti e dall’entusiasmo delle persone coinvolte.
Nel 2018 è stato redatto dalla Direzione di Poliambulanza il Piano Strategico 2018-2022 che determina le linee di sviluppo dell’organizzazione dell’ospedale. Nel piano Poliambulanza si pone l’obiettivo di riorganizzare tutte le proprie attività per percorsi di cura, portando il beneficio della visione per processi e della ricerca del valore dal livello tattico fino a cui si era operato negli anni precedenti, a livello strategico.
La Value Based HealthCare viene indicata nel piano come la strada da percorrere per trasformare un’organizzazione basata su reparti, servizi e funzioni in un ospedale in grado di gestire al meglio percorsi di cura sempre più multidisciplinari, interconnessi e ottimizzati per andare incontro alle esigenze dei pazienti.
La definizione e successiva standardizzazione del percorso di cura del paziente con tumore al pancreas “value oriented” ha seguito un modello logico e di sviluppo tipico del supporto kaizen, opportunamente customizzato per poter orientare lo stesso all’approccio value based
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La realizzazione del progetto ha visto l’organizzazione di tavoli di lavoro ad hoc e la partecipazione di tutti gli attori coinvolti nello sviluppo del percorso del paziente con tumore al pancreas nella sua dimensione end to end. Un percorso molto articolato che vede insistere sul paziente differenti figure professionali interne ed esterne all’organizzazione, il cui contributo è stato raccolto in sessioni di brainstorming che hanno visto per la prima volta il confronto “corale” circa tempi legati all’organizzazione e la gestione del paziente nella sua multidimensionalità e trasversalità. È evidente che durante l’intero percorso del paziente gli stessi si confrontano, anche quotidianamente, per poter favorire il miglior apporto in termini di inquadramento, diagnosi, cura, abilitazione e riabilitazione ma tale confronto è comunque “uno a uno/uno a due”, ed è sempre guidato da un punto di vista “clinico” e non organizzativo e gestionale. Per la prima volta i singoli professionisti, tutti insieme, si sono posti una domanda: “cosa possiamo fare insieme per aumentare il valore per il paziente?”, classificando idealmente le attività in attività a valore e non a valore. L’obiettivo per tutti è quello di incrementare il valore per il paziente in termini di esiti clinici e funzionali, razionalizzando il percorso mediante la riduzione dei passaggi inutili, la massima integrazione, l’eliminazione delle zone grigie interfuzionali di passaggio e l’eliminazione di qualsiasi attività non a valore per il paziente.
Per un’organizzazione che fa lean ormai da tempo, tutto questo significa analizzare il percorso guardandolo dal punto di vista del paziente, centralizzando la sua “esperienza” e la sua dimensione di valore, eliminando gli spechi al fine di massimizzare efficacia, efficienza, qualità ed outcome.